lunedì 15 luglio 2013
TONNO
Il tonno comporta sia vantaggi che svantaggi sulla salute… vi informo su entrambi e lascio a voi, come sempre, la scelta.
Il tonno è ricco di proteine, protegge la vista riduce il rischio di infarto e aiuta a prevenire l’artrite.
Una volta i samurai consideravano il tonno cattivo da mangiare, mentre ora è uno dei pesci più consumati in Giappone.
Era il 1903 quando la penuria di sardine costrinse un conservificio a inscatolare le alalunghe, una specie di tonno senza valore commerciale; ma da allora il tonno
in scatola divvenne un cibo popolare aprendo la strada all’industria del tonno.
I delfini vengono spesso catturati ed uccisi insieme ai tonni e per questo nel 1972 il Congresso promulgò il Marine Mammal Protection Act (MMPA), ovvero il decreto
per la protezione dei mammiferi marini, per proteggere i delfini da tipologie di pesca dannose.Questa politica di protezione ha dato dei buoni risultati, tanto che
la mortalità dei delfini a causa della pesca al tonno è diminuita del 97% nell’ est Pacifico.
Molte marche di tonno infatti appongono sulle confezioni lo slogan “ I delfini non sono stati uccisi nel pescare questo tonno”.
Comunque l’unione di consumatori negli Usa ha dichiarato che questo non costituisce una garanzia perchè non c’è modo di poter effettuare dei controlli da parte di
un organo super partes.
Proprietà nutrizionali
Composizione:
Il tonno è un eccellente fonte di Omega 3,proteine, potassio, selenio e vitamina B12. Contiene anche buone quantità di niacina e fosforo
Indice glicemico:
in uno studio che ha misurato l’indice glicemico di diversi tipi di cibo, il tonno è risultsto avere un IG uguale a zero.
Proteine:
il tonno è un’ottima fonte di proteine, e, mentre durante il processo di inscatolamento si perdono vitamine e minerali, i valori proteici rimangono intatti.
Prevenzione del cancro:
In uno studio su 61433 donne è stato evidenziato che il consumo degli acidi grassi contenuti nel pesce riducono la probabilità di ammalarsi di cancro al seno .
Ricerche preliminari dimostrano xhe gli omega3 inibiscono la crescita del cancro al seno e il reparto oncologico del St Thomas’ Hospital di Londra ha proposto alle
donne in età fertile che hanno superato i 40 anni, che sono soggetti a più alto rischio di contrarre il carcinoma mammario, di integrare la propria dieta con una
maggiore quantità di tonno.
Morbo di Alzheimer:
Molte ricerche hanno messo in luce che aumentare il consumo nell’alimentazione degli acidi grassi EPA e DHA contenuti nel pesce e soprattutto nel tonno, può
ritardare il declino cognitivo degli anziani. Un altro studio ha dimostrato che una dieta ricca di pesce si associa a migliori capacità mnemoniche e mentali.
Il Cardiovascular Health Cognition Study ha evidenziato che chi consuma pesce due volte alla settimana riduce il rischio di demenza senile del 28% e del 41% per
il morbo di Alzheimer rispetto a chi ne mangia meno di una volta. I dati raccolti durante molte ricerche hanno messo in luce che aumentare il consumo
nell’alimentazione degli acidi grassi EPA e DHA contenuti nel pesce e soprattutto nel tonno, può ritardare il declino cognitivo degli anziani. Un altro studio ha
dimostrato che una dieta ricca di pesce si associa a migliori capacità mnemoniche e mentali. Il Cardiovascular Health Cognition Study ha evidenziato che chi
consuma pesce due volte alla settimana riduce il rischio di demenza senile del 28% e del 41% per il morbo di Alzheimer rispetto a chi ne mangia meno di una volta
al mese.
Pressione sanguigna:
Una ricerca internazionale su 4680 uomini e donne di diverse età, ha mostrato che il consumo di grassi omega 3 (prevalentemente presenti nel pesce) può essere di
aiuto nel prevenire l’ipertensione.
Vista:
Il risultato di alcuni studi ha evidenziato che gli acidi grassi omega 3 e il consumo abituale di pesce riducono il rischio di degenerazione maculare della retina,
una patologia legata all’età. Inoltre un frequente consumo di omega 3 aiuta nelle sindrome dell’occhio asciutto
Cuore:
Diversi studi e sperimentazioni cliniche hanno dimostrato con nettissima evidenza che anche un modesto consumo di omega 3 o di olio di pesce ( 1/2 dosi alla
settimana di olio di pesce, aprrossimativamente 250mg/d di EPA+DHA) riduce sostanzialmente il rischio di malattie coronariche e cardiache mortali
Artrite:
In sperimentazioni cliniche con doppio cieco, effettuate cioè con una parte dei pazienti sottoposte a placebo, è stao messo in luce che l’incremento nell consumo
di omega 3 attraverso olio di pesce può avere effetti benefici nell’artite reumatoide
Avvertenze
I grandi pesci predatori come il tonno possono contenere alti livelli di mercurio, che è conosciuto come una sostanza tossica a livello neurologico.
In alcuni test sulla sicurezza del cibo, tonno alalunga o tonno bianco in scatola, oltre che fresco o congelato, sono stati trovati livelli di mercurio
significatimente più alti che nel tonno inscatolato della varietà chunk light Le donne incinte, che allattano o bambini piccoli dovrebbero evitare di mangiare pesce
con alto contenuto di mercurio.
Il tonno pinna blu,c he è utilizzato specialmente per il sushi, rischia l’estinzione per la pesce eccessiva che lo sta decimando, e solo per questa ragione sarebbe
bene non mangiarne.
Sebbene molte industrie conserviere si dichiarino “amiche dei delfini”, sulle loro scatolette, va ricordato che la pesca dei tonni con i palangari colpisce
indiscriminatamente, squali, tartarughe e gabbiani.
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