venerdì 31 maggio 2013

RICETTA PANZANELLA

Aaaah quanto mi manca...la mangiavo spesso a casa fatta dalla nonna o dalla mamma...quando torno a casa devo farmela fare,visto che è anche una ricetta fresca per l'estate...:)...a me piace proprio tanto,semplice,veloce e buonissima...e poi è perfetta se avete in casa del pane avanzato raffermo,tanto bagnandolo torna morbido...A proposito di questo,la mia nonna mi raccontava che quando c'era la guerra e avevano proprio poco da mangiare,mangiavano spesso la Panzanella,perchè appunto usando il pane raffermo la potevano fare per vari giorni con il pane secco. E i tedeschi che videro come la preparavano dissero:"Italiani molto puliti,lavare anche il pane"...:)...invece il pane lo "lavavano" perché non c'era altro...ora il cibo non manca,almeno ancora per tante persone,ma sono sicura che vi piacerà anche se è un piatto "povero"....provatela..:)
 
 
Ingredienti:

4 fette di pane toscano raffermo
2 pomodori
un pezzo di cipolla
Tre, quattro foglie di basilico
Aceto
Acqua
Olio
Sale

Preparazione:

Prendete le 4 fette di pane toscano, appoggiatele su un piatto da portata, quindi bagnatele con una soluzione di acqua e aceto (un cucchiaio), senza inzupparle troppo. Una volta che il pane si sarà semplicemente ammorbidito, aggiungere i pomodori e la cipolla tagliati a fette,il basilico tritato. Condire con un filo d'olio e un po' di sale.

PASTA AL PESTO


 

Il basilico è fantastico con il sugo o come condimento per pesce e insalate, ma il suo massimo lo raggiunge nella creazione del pesto. Per prepararlo procuratevi:

Ingredienti:
◦50 gr di foglie di basilico giovane e fresco;
◦mezzo bicchiere di olio extravergine d’oliva ligure o italiano DOP;
◦6 cucchiai di Parmigiano Reggiano DOP;
◦2 cucchiai di Pecorino DOP;
◦2 spicchi d’aglio;
◦1 cucchiaio di pinoli o in alternativa di noci;
◦sale grosso q.b.

Per il vero pesto è indispensabile un mortaio di marmo e un pestello di legno. Lavate il basilico e asciugatelo su un canovaccio, nel mentre pestate il primo spicchio d’aglio. Secondo la tradizione vanno aggiunte 30 foglie di basilico da lavorare al mortaio e qualche chicco di sale grosso, quindi iniziate a triturare questa prima parte. Quando risulterà più morbido aggiungete il secondo spicchio d’aglio e il resto del basilico.
Quando inizierà a emergere un liquido verde aggiunte i pinoli, successivamente i due tipi di formaggio e infine l’olio. Lavorate il tutto nel minor tempo possibile per evitare l’ossidazione, quindi scolate la pasta e condite. In alternativa è comodo utilizzare il frullatore, ma con il mortaio il gusto appare più deciso.


RIMEDI CASALINGHI CON BASILICO


Maschera per il viso al basilico capace di decongestionare la cute aiutandola a ritrovare freschezza e luminosità.
La pelle sensibile, soggetta a frequenti irritazioni, allergie o couperose, tende a divenire particolarmente pigmentata al minimo tocco. Molto spesso anche applicando il fondotinta non si riesce mai del tutto a coprire il rossore, soprattutto se intenso e concentrato.
Questa maschera è un rimedio della nonna che sfrutta i poteri lenitivi e decongestionanti del basilico, pianta aromatica molto apprezzata ed impiegata dalla nostra cucina italiana.
Ingredienti:
-Foglie di basilico fresche
-Olio di Jojoba
-Olio di Oliva
Per realizzare la maschera è sufficiente pestare alcune foglie di basilico aggiungendo alla mistura due oli vegetali molto facili da reperire.
Le dosi da seguire per la preparazione sono più o meno le seguenti. Ogni venti foglie di basilico è bene utilizzare circa un cucchiaio raso per ciascuno degli oli
vegetali citati. Poi a seconda della pelle si possono regolare le dosi o scegliere oli vegetali differenti.
La ricetta originaria prevede l’impiego di olio di Mandorle Dolci in sostituzione a quello di Jojoba ma è meglio preferire l'olio di Jojoba in caso di pelli miste-grasse.
È una maschera facile da realizzare però molto utile. In aggiunta a questa mistura si può impiegare anche dell’Aloe Vera o arricchire con idrolato di Calendula o Camomilla, bilanciando l’eccessivo liquido con un po’ di amido, ricco anch’esso di poteri calmanti ed emollienti.
Repellente per zanzare e mosche
Sembra che il basilico sia un ottimo rimedio per tenere lontano mosche e zanzare, basterà posizionare delle piantine sul vostro balcone.
Il profumo emanato dal basilico allontanerà questi insetti, per questo se siete bersaglio di punture di zanzare vi consigliamo di strofinare alcune foglioline sulla vostra pelle che sostituiranno al meglio tutti quei dannosi repellenti chimici spesso usati anche per i più piccoli.
Alito fresco e profumato con il basilico
Procedete con il mettere in un pentolino, in cui avrete già versato mezzo litro d'acqua, 50 gr di foglie di basilico secche e 100 gr di foglie fresche. Fate bollire il tutto per 10 minuti, una volta filtrato il liquido sarà pronto per essere usato come colluttorio contro l'alitosi.
Il colluttorio fai da te può essere usato anche in caso di mal di gola, viste le sue ottime proprietà antinfiammatorie.
Capelli lucidi e splendenti con il basilico
Con la bella stagione i nostri capelli perdono spesso la loro lucentezza, diventando opachi e spenti. Il basilico rappresenta un ottimo rimedio naturale per donare nuovo benessere ai capelli, provate con un decotto naturale subito dopo lo shampoo.
La ricetta per il decotto è semplice: mettete una manciata di foglie di basilico in un pentolino di acqua fredda. Fate bollire per 5 minuti e una volta tiepido filtrate il tutto e distribuitelo sui capelli ancora umidi dopo lo shampoo. Ricordatevi di non sciacquare. In poco tempo i vostri capelli torneranno lucidi e splendenti.
Per prevenire i dolori articolari
Avete mai sentito parlare del eugenolo? Si tratta della sostanza che dona il caratteristico profumo al basilico, questa sostanza racchiude anche un'altra importante proprietà quella antinfiammatoria aiutandoci così a combattere i dolori alle articolazioni.
Secondo recenti studi mangiando ogni giorno piccole quantità di basilico, questa piantina aromatica è presente in molte ricette, riduce il rischio di dolori articolari sino al 73%, inoltre rispetto ai comuni antinfiammatori preserva dai bruciori di stomaco. 
Tonico naturale al basilico
Per una pelle perfetta ed idratata è importante una pulizia costante, un prodotto naturale che può aiutarvi in queste operazioni è il basilico. Preparando un'acqua distillata al basilico avrete un tonico naturale sempre a portata di mano, vi basterà lasciare alcune foglie di basilico a macerare una notte in 100 ml di acqua distillata. 
La mattina seguente filtrate il tutto e versatene qualche goccia su un batuffolo di cotone da passare sul viso. Conservate il resto del tonico in un flacone.
Se volete una maschera da applicare per una pulizia più profonda, frullate in un pentolino un pomodoro e tre foglie di basilico unite il tutto con due cucchiai di olio d'oliva e due di argilla. Miscelate per bene tutti gli ingredienti sino ad ottenere un composto omogeneo e compatto. Applicate la maschera sul viso e tenetela in posa per circa venti minuti.

IL BASILICO



Il basilico è senza alcun dubbio una delle piante più amate e utilizzate della cucina italiana. Trionfo di sapore e colore nella pasta, in particolare quella realizzata con il pesto ligure, le sue foglie rappresentano inoltre un potente alleato per chi sceglie di curarsi con i rimedi naturali. Coltivabile con facilità  in ambito domestico all’interno di vasi o piccoli orti, l’Ocimum basilicum (questo il suo nome scientifico) è originario dell’India. Deriva il suo nome dall’espressione latina basilicum, a sua volta originata dal greco βασιλικών (Basilikon, piante regale). Risulta presente nei boschi italiani anche in forma selvatica con il nome scientifico di Clinopodium vulgare.

Molte sono le proprietà curative di norma riconosciute al basilico. Testa, vie respiratorie e vie urinarie sono solo alcune delle zone del corpo interessate dai benefici effetti di questa pianta aromatica, che può contare su un buon numero di sostanze utili all’uomo. Tra queste troviamo fibre, acqua, proteine e zuccheri,oltre a minerali (calcio, ferro, fosforo, magnesio, manganese rame, potassio, sodio e zinco) e vitamine (vitamina A, vitamina B di cui niacina, tiamina e riboflavina,
vitamina C o acido ascorbico e vitamina E).
Proprietà curative
Le azioni benefiche garantite dal basilico operano innanzitutto per il miglioramento delle funzionalità legate alla digestione. Grazie alle sostanze presenti nelle sue foglie, questa pianta è in grado di assicurare proprietà digestive, antispasmodiche, carminative e di favorire la risoluzione di coliche e disturbi alle vie urinarie. In quest’ultimo aspetto l’aiuto viene soprattutto dalle sue capacità antisettiche.
Il basilico è in grado di intervenire anche in casi di mancanza di appetito favorendone un fisiologico ritorno. Attenzione però a non utilizzarne le foglie essiccate,poiché perdono tutte le loro proprietà benefiche. Tra queste ultime impossibile non citare l’azione curativa nei confronti di malattie respiratorie quali raffreddore,asma, tossa e bronchite. Utili in questo caso sono sia le foglie fresche che l’olio essenziale, come vedremo più avanti utile anche per assicurare un effetto
tonificante per l’organismo.
Molto note sono anche proprietà antinfiammatorie associate al basilico. Il merito sembrerebbe riconducibile all’eugenolo, la sostanza che è inoltre responsabile per il caratteristico aroma di questa pianta. L’efficacia garantita contro le infiammazioni riguarda anche il trattamento delle artiti (ad eccezione di quella reumatoide, che è di origine autoimmune, n.d.r.). Utile soprattutto se consumato crudo o sotto forma di estratto, presente in alcuni rimedi erboristici e omeopatici.
Il basilico è in grado poi di contribuire al benessere del sistema nervoso. La sua azione è in grado di alleviare l’insonnia, l’ansia e lo stress, oltre a poter vantare alcune proprietà antidepressive. A questa pianta aromatica vengono inoltre associati effetti galattagoghi, ovvero di aumento della produzione di latte da parte delle neo mamme.
Andando verso la bella stagione è infine doveroso ricordare come al basilico siano associate anche proprietà benefiche per il trattamento, con il suo olio essenziale,delle punture di zanzare. In più questi insetti sembra siano inoltre refrattari al suo odore e se ne tengano quando possibile alla larga.
Curiosità e consigli utili
Molte credenze hanno accompagnato, finendo con il risultare più o meno corrette e veritiere, la conoscenza nell’antichità delle proprietà del basilico. Si riteneva ad esempio che avesse il potere di respingere i serpenti o che fosse in grado di curare l’infermità mentale, l’itterizia e persino la lebbra. San Bernardo lo riteneva un valido aiuto per distogliere la mente dalle ossessioni, mentre Plinio ne garantiva l’efficacia contro l’epilessia. Pur con alcune significative limitazioni, la medicina indiana riserva tutt’ora un posto di assoluto rispetto a questa pianta aromatica.
Vengono riconosciute al basilico anche proprietà tonificanti, sfruttabili aggiungendo circa 20 gocce di olio essenziale all’acqua del proprio bagno prima di entrarvi.
A questa pianta era inoltre affidato il compito di stabilire la salubrità di un luogo, valutandolo in maniera positiva qualora la sua crescita fosse buona.
Nel mondo esistono infine 6 varietà principali: Cinnamon (originaria del Messico, sapore speziato che ricorda la cannella), Dark Opal (simile alla Cinnamon,
con forte sapore speziato), Minimum (origine greca, si adatta meglio a crescere nei climi freddi), Purple Ruffles (molto aromatico), Anise (con leggero profumo
di anice) e Crispum, alla quale gli italiani sono più abituati e che è comune nei piatti della cucina mediterranea.
Un tocco benefico per l’intestino
Dalle foglie del basilico si ricava l’olio essenziale che aiuta a digerire e a calmare gli spasmi dell’intestino (compresa la fastidiosissima aerofagia),nonché contribuisce a diminuire il dolore delle coliche.
Elisir di giovinezza
Le sue proprietà benefiche aiutano anche a combattere i radicali liberi, i principali colpevoli dell’invecchiamento cellulare: un buon motivo in più per non rimanere mai a corto di basilico!
Un sollievo per la digestione
Se soffri di problemi di digestione, ad esempio, ti consigliamo un infuso composto da 20 gr di foglie fresche e un litro di acqua bollente: lascia macerare per qualche minuto e consumane 2-3 tazzine al giorno dopo i pasti.
Miracoloso per l’artrite
Secondo uno studio condotto in India, il basilico si è rivelato un'arma efficace nell'alleviare i dolori derivanti dall'artrite, che, come sappiamo, è una fastidiosissima patologia che colpisce le articolazioni. È stato dimostrato che l'assunzione di succo di basilico concentrato in pastiglie può ridurre notevolmente le dimensioni delle articolazioni ingrossate e doloranti a causa dell'artrite.
Antinfiammatorio
Sempre da questo studio è emerso che l'assunzione di basilico crudo serve a contrastare e combattere diversi tipi di infiammazione come raffreddori e malattie della pelle. Questa particolare proprietà del basilico sembra sia da ricondursi alla sostanza che conferisce il caratteristico aroma al basilico, l’eugenolo.
I preparati al basilico possono anche essere utilizzati da chi soffre di afte alla bocca o di mal di gola.
Antistress
Non solo, il basilico rafforza il sistema nervoso, allevia gli stati d'ansia e di nervosismo, è utile nei casi di insonnia ed utilizzabile anche in caso di asma,
bronchiti e tosse.

E pensate che anche se non avete un giardino è facilissimo da coltivare: basterà acquistare un vasetto per avere sempre la vostra scorta di basilico pronta all’uso.

http://www.greenstyle.it/basilico-proprieta-curative-15482.html

giovedì 30 maggio 2013

SFOGLIATA CON CARCIOFI E PROSCIUTTO


Questa ricettina la condivido con voi dopo aver mangiato qualche giorno fa questo manicaretto dalla mia sorellina Lucia, preparato divinamente...Un weekend meraviglioso col mio Amore e con la mia famiglia, che essendomi trasferita a Bergamo,vedo poco...coronato da una cena splendida a casa di mia sorella e mio cognato in fase Master Chef..."l'impiattamento Lucia!!!"...:)...controllati a vista dal mio bellissimo nipotino Gabriele,che piccino a 9 mesi non può ancora mangiare queste delizie...:)...Mi sono fatta dare la ricetta e ora la condivido con voi...:)...sentirete quanto è buona!

Ingredienti per 4 persone:

1 vasetto di carciofini sott'olio
2 rotoli di pasta sfoglia
150 gr di stracchino
100 gr di prosciutto cotto

Procedimento

Frullare i carciofi al mixer con un po' del loro olio finchè non si riducono a patè.
Srotolare la prima pasta sfoglia e disporla sulla placca da forno tenendo la sua carta sul fondo, poi bucherellare la pasta con la forchetta.
Spalmare il patè di carciofini sulla sfoglia, poi farcire con stracchino a pezzetti e prosciutto cotto a fette spezzettato a mano.
Coprire con il secondo rotolo di sfoglia senza carta forno e richiudere bene i bordi, poi bucherellare un po' con la forchetta.
Mettere in forno ventilato per 20-25 minuti circa a 180 gradi.
Servire tagliata a quadretti.

LIQUORE AL CARCIOFO

Nel caso in cui siate alla ricerca di una bevanda che possa rappresentare un’ottima soluzione per la fine dei pasti, ma che funga anche da digestivo,allora potrete senza dubbio scegliere il liquore al carciofo.


Ingredienti:

800 grammi di gambi di carciofo
tre foglie di carciofo
700 grammi di zucchero
un litro di acqua
un litro di alcol neutro a 70 gradi.

Preparazione:
Lavare con cura ed attenzione i gambi dei carciofi. Asciugare i gambi e tagliarli formando dei piccoli dadi. Nel frattempo far bollire acqua e zucchero
all’interno di una casseruola, miscelare fino a quando lo zucchero non si sia sciolto. Spegnere il fuoco e lasciare riposare fino a che lo sciroppo arrivi a
temperatura ambiente. Prendere un recipiente in vetro: versare l’alcol, le foglie di carciofo, i gambi tagliati a dadini e lo sciroppo.
La macerazione dovrà durare almeno una ventina di giorni:successivamente, provvedere al filtraggio del composto e all’imbottigliamento del liquore.
E’ importante mantenere le bottiglie di liquore all’interno di un luogo abbastanza buio e fresco

DECOTTO AL CARCIOFO


Il carciofo sembra essere anche un ottimo rimedio per combattere lo stress quotidiano oltre a svolgere un’attività depurativa e digestiva.
Le importanti proprietà benefiche del carciofo si possono sfruttare anche per realizzare altri rimedi, come per esempio un’ottima tisana.
La tisana a base di carciofo è un ottimo rimedio che permette di favorire la perdita di liquidi in eccesso e, quindi, è un ottimo aiuto nelle diete dimagranti.
Svolge un’importante azione a livello digestivo favorendone i processi. Un decotto a base di carciofo è molto utile per depurare la pelle e allontanare le tossine.
Può essere applicato anche per uso esterno: si consiglia di utilizzare un decotto di carciofo per un’opera di rigenerazione della pelle
(sopratutto quelle che hanno assunto un colore diffusamente giallo). In erboristeria troviamo con grande facilità le foglie fresche od essiccate, così come le radici, per poter preparare degli ottimi decotti di carciofo.
Realizzare un decotto a base di carciofo non comporta alcuna difficoltà.

Gli ingredienti:

500 ml di acqua,
un cucchiaio di miele (che svolgerà una funzione prettamente dolcificante nella preparazione del decotto) 
un cucchiaio di foglie essiccate di carciofo.

Versare il miele all’interno di un pentolino colmo d’acqua e portarla a ebollizione.
Successivamente versarvi le foglie di carciofo, ovviamente dopo aver provveduto a farle a pezzettini.
A questo punto sarà necessario far bollire il composto per altri due minuti per poi spegnere il fuoco e lasciare riposare per almeno cinque minuti.
Per finire, filtrare il decotto.

IL CARCIOFO


Il carciofo è una pianta di origine mediterranea, con un fusto robusto e ramificato; la sua altezza può raggiungere un metro e venti centimetri. Il carciofo è un ortaggio ben conosciuto e consumato fin dai tempi antichi. Era utilizzato come alimento fin dal popolo egiziano ed in seguito dai greci e dai romani.
Il carciofo viene raccolto da ottobre a giugno e molte specie fioriscono più volte durante l'anno. In Italia è molto diffuso, soprattutto nell'area mediterranea,le coltivazioni più estese si trovano in Liguria, Toscana, Sardegna, Lazio e Puglia ed il nostro paese, attualmente, è il maggior produttore a livello mondiale di carciofi. Sul mercato esistono diverse qualità di carciofo, tondeggianti o allungati, con spine o senza, in diverse tonalità di verde e con sfumature violacee.
Le varietà di carciofo coltivate nel mondo sono circa 90.
Il segreto delle sue virtù risiede nella cinarina, la sostanza aromatica che gli conferisce il caratteristico sapore amaro e molte delle sue proprietà benefiche e terapeutiche. Il carciofo è ricco di potassio e sali di ferro, mentre ha una scarso contenuto a livello di vitamine. Troviamo poi alcuni zuccheri consentiti ai diabetici, come mannite e inulina e altri minerali come rame, zinco, sodio, fosforo e manganese.

Proprietà curative e benefici del Carciofo
L'organo che trae maggior beneficio dalle proprietà del carciofo è il fegato; la cinarina, i cui benefici vengono disattivati dalla cottura (per questo motivo è meglio consumare il carciofo crudo), favorisce la diuresi e la secrezione biliare. Secondo recenti ricerche scientifiche è stato dimostrato
che mangiare carciofi contribuisce al benessere del nostro organismo e soprattutto a prevenire diverse malattie. Il carciofo ha proprietà digestive e diuretiche e, grazie alla presenza di inulina permette di abbassare i livelli di colesterolo; I principi attivi contenuti nelle foglie del Carciofo influiscono nel
ricambio del colesterolo e dei trigliceridi, siano essi di origine alimentare o endogena, aiutando a mantenerne bassi i livelli a tutto vantaggio dell'apparato cardiovascolare.
Un'altra importante e complementare azione del Carciofo è quella epatoprotettiva e antitossica, che si manifesta su diverse sostanze tossiche, in particolare sull'alcool, di cui riescono a ridurre la presenza nel sangue per effetto dell'aumentata diuresi e per un'accelerazione del metabolismo dell'etanolo.
Questi effetti, studiati in particolare sulla cinarina, sono da ascrivere al miglioramento dell'attività dell'epatocita, a una più marcata coleresi (secrezione di bile), e a una maggiore capacità di mantenere il colesterolo in soluzione nel siero, anche per un'evidente escrezione del colesterolo
attraverso la bile.
Sono state riscontrate anche proprietà rigeneratrici del parènchima epatico, oltre alla capacità di migliorare le funzioni secretive e motorie del tubo digerente,favorendo anche la peristalsi.inoltre, nel cuore del carciofo è presente un acido clorogenico, antiossidante, che è in grado di prevenire malattie arteriosclerotiche e cardiovascolari.Altre proprietà dei carciofi sono in relazione alla loro azione come diuretici e antiossidanti.
L´azione diuretica non è però immediata ma si manifesta dopo un trattamento protratto per alcuni giorni. L'azione antiossidante dei carciofi si manifesta sulle cellule delle quali ritarda l'invecchiamento, a tutto vantaggio della pelle che si mantiene giovane più a lungo e degli organi interni maggiormente protetti da disturbi e malattie.  Le sostanze con proprietà antiossidanti contenute nel carciofo hanno una potenziale attività antitumorale che è tutt' ora oggetto di ricerche onde poterne confermare la veridicità.
La medicina naturale e la fitoterapia utilizzano il carciofo soprattutto in caso di disturbi della cistifellea a e del fegato, oltre che in caso di sindrome del colon irritabile. I suoi estratti possono risultare utili in caso di nausea, vomito ed intossicazioni alimentari, per via delle proprietà depurative tipiche del carciofo. Le foglie di carciofo vengono impiegate per ricavare estratti fitoterapici utili nel trattamento di indigestione e dispepsia, oltre che per stimolare la produzione della bile. Gli estratti di foglie di carciofo permettono di mantenere un equilibrio dei nutrienti essenziali al nostro organismo, oltre a migliorare la salute di unghie e capelli, rendendoli più forti e splendenti.
CONSIGLI
La grande richiesta di carciofi sul mercato induce i grandi produttori all'impiego di sostanze non propriamente benefiche, per non dire tossiche; è necessario quindi, anche a scapito di un costo maggiore, l'acquisto di prodotti di sicura provenienza biologica. Infine, una raccomandazione alle mamme che allattano o che sono in procinto di farlo: meglio astenersi dal consumare carciofi in tale periodo, in quanto riducono la produzione di latte.
FRESCHEZZA
Volete sapere come fare per riconoscere la freschezza di un carciofo? Semplice. Afferrateli con indice e pollice e premete; se il carciofo è duro e compatto è fresco se tende ad appiattirsi invece non lo è. Un carciofo fresco deve avere le punte ancora ben chiuse e se il gambo ha ancore delle foglie attaccate, queste non devono essere appassite, ma al contrario ben fresche.


http://www.mr-loto.it/carciofo.html

mercoledì 29 maggio 2013

TARTELLE AL COCCO CON KIWI



Ingredienti

1   Albume
40 g  Cocco Disidratato
1   Kiwi
4 fette  Pancarre'
20 g  Zucchero

Preparazione

Mettete il cocco (tranne un cucchiaino, da tenere da parte per la decorazione) in una ciotola con l'albume e lo zucchero e mescolate fino a ottenere una crema densa e omogenea.
Ritagliate 4 dischi di 7 cm dalle fette di pane con un tagliapasta, spalmateli con la crema di cocco, trasferiteli in una teglia rivestita con carta da forno e infornate a 200° per 10 minuti.
Sbucciate il kiwi, ricavate 4 fette dello spessore di mezzo cm e altre 4 molto sottili; disponetele entrambe, sovrapponendole, sulle tartellette e cospargetele con il cocco tenuto da parte.


http://ricette.donnamoderna.com/tartellette-al-cocco-con-i-kiwi

INSALATA DI KIWI E PROSCIUTTO



Un idea fresca e veloce....

Ingredienti (5 Porzioni):

MASCHERA AL KIWI



La polpa di kiwi può essere impiegata per uso esterno, per ottenere un’ottima  azione esfoliante.
Una soluzione semplice, poco costosa e casalinga per un rimedio da pronto soccorso di bellezza, per avere una pelle subito luminosa? Si schiaccia la polpa di un kiwi maturo e si mescola con un cucchiaino di olio d’oliva. Si massaggia con cura su tutto il viso insistendo sulle zone con punti neri o particolarmente opache. Il mix tra olio e kiwi, pulisce in profondità la pelle, restituendo delicatamente tono e luce.
Il peeling al kiwi si può fare due volte alla settimana o quando si ha  immediatamente bisogno di luce in un viso stanco ed affaticato.
La maschera al kiwi è un rimedio immediatamente efficace anche per ridare luce e vitalità ai capelli danneggiati da decolorazioni, tinture e permanenti. In questo caso si raddoppiano le dosi consigliate per l’applicazione sul viso e si può sostituire l’olio di oliva con quello di ricino.

La maschera per la pelle grassa: frullate la polpa di un kiwi, e unitela ad un cucchiaio di argilla verde e a due di yoghurt bianco non zuccherato, mescolando bene; applicate il composto sul viso, lasciandolo agire fino a che non sentirete la pelle "tirare": a questo punto sciacquatevi la faccia con acqua tiepida. Questa maschera purifica in profondità l'epidermide grazie all'argilla verde e alle proprietà astringenti del kiwi, ma la lascia morbida e fresca grazie all'azione idratante dello yogurt.

Avete la pelle secca e stressata? Non disperate. Vi consiglio una maschera a base di yogurt e Kiwi, adatta per far tornare la pelle del viso luminosa, liscia e morbida. Vediamo insieme come fare.

Occorrente:
•1 vasetto di yogurt bianco
•1 kiwi non troppo acerbo
•1 cucchiaino di farina

Come preparare una maschera per rendere la pelle del viso morbida e liscia?

Mettete il contenuto di un vasetto di yogurt bianco in una ciotola e aggiungete un cucchiaio di farina. Mescolate bene ed eliminate tutti i grumi.
Sbucciate il Kiwi, tagliatelo a pezzetti, passatelo al frullatore o schiacciatelo con una forchetta. Aggiungete la polpa di Kiwi al mix di yogurt e farina e mettete il tutto in frigorifero per 5 minuti.
Nel frattempo detergete la pelle del viso con acqua fredda, asciugate bene la pelle e procedete con la maschera.
Applicate la maschera al Kiwi su tutto il viso, tranne che sugli occhi e sulle labbra. Lasciate agire il prodotto per circa un quarto d’ora prima di risciacquare con acqua tiepida. Concludete la “seduta di bellezza” con un po’ di crema idratante.




KIWI


In alimentazione per kiwi si intende un frutto esotico (più precisamente una "bacca") prodotto da un genere di "liane" tipiche dell'Asia orientale, le Actinida (famiglia Actinidiaceae), ed in particolar modo dalla Actinidia deliciosa.

I frutti delle diverse varietà di kiwi hanno forme e colori differenti; in Italia, le due varietà commercializzate con buona diffusione sul territorio sono il kiwi VERDE ed il kiwi ORO. Entrambi hanno la forma e le dimensioni di un tubero (circa 100g) ed al centro del frutto contengono numerosi e piccoli semi di colore nero; le differenze consistono nella forma, nel colore della polpa e nella buccia (il primo è ovale con polpa verde e buccia pelosa, mentre il secondo è più allungato, con polpa giallognola e buccia priva di peluria).
Sebbene il kiwi sia un frutto originariamente asiatico, già a partire dai primi del '900 fu importato in altri continenti e nazioni che ne hanno successivamente avviato la coltivazione. In Italia arrivò solo alla fine del XX° secolo ma ebbe un grande successo; ad oggi, soprattutto grazie alle coltivazioni venete, piemontesi e laziali, il nostro paese risulta essere tra i primi produttori ed esportatori mondiali di kiwi (assieme a Cina e Nuova Zelanda).

Kiwi - Proprietà

Iniziamo col precisare che il kiwi è un frutto generalmente consumato a partire dalla stagione autunnale fino al termine dell'inverno; una porzione di kiwi corrisponde circa a 200g di prodotto (100-300g) che, in termini numerici, si riferisce mediamente a 2 frutti (1-3 frutti); le frequenze di consumo riferite al kiwi non si differenziano da quelle indicate per il resto della frutta, pertanto, nel rispetto delle necessità individuali, è possibile consumarne da 2 a 4 porzioni al giorno (soprattutto negli sportivi).
Una porzione di kiwi apporta 44-132 kcal (in media 88kcal) e rientra tra gli alimenti dolci, quindi a prevalenza di carboidrati. Gli zuccheri in esso contenuti sono semplici e più precisamente composti dal fruttosio; quei pochi grassi che si possono trovare sono trigliceridi costituiti da catene insature, mentre le proteine NON si caratterizzano per un buon valore biologico e contengono prevalentemente gli amminoacidi: acido aspartico, acido glutammico ed arginina. Il kiwi è un buon apportatore di acqua, di fibra (mirabile il contenuto di quella solubile), di potassio (K) e di acido ascorbico (vit. C).
Applicazioni e proprietà benefiche
Il kiwi è senz'altro un frutto molto "ricco" e si utilizza con duttilità in diversi tipi di regimi alimentari; l'elevato apporto di acqua, di antiossidanti e di potassio gli conferisce una buona applicabilità nella dieta dello sportivo e dell'iperteso, mentre il quantitativo di fibra alimentare sembra agire in maniera positiva sulla motilità intestinale prevenendo la stipsi e probabilmente alcune forme di colon irritabile.
Navigando sul web è possibile incappare in numerosi trafiletti che ne illustrano moltissime proprietà terapeutiche; queste, se lette velocemente e con superficialità, farebbero del kiwi un frutto a dir poco miracoloso! Si parla di azione anti-aging, prevenzione dell'ipertensione, riduzione dei trigliceridi ematici, odonto-protezione, tutela dell'occhio, atero conservazione ecc. In realtà, i principi nutritivi e le altre molecole responsabili delle relative (ed opinabili) caratteristiche sono esattamente le stesse della maggior parte dei prodotti orto-frutticoli, ovvero alcuni sali minerali, vitamine ed antiossidanti in genere.
Il kiwi è senz'altro un frutto utile al raggiungimento dei livelli di assunzione raccomandati dei nutrienti ed al mantenimento dell'integrità intestinale ma, in virtù delle informazioni fin ad oggi raccolte, non è possibile definirlo un alimento dalle caratteristiche peculiari od uniche nel suo genere.
Acidi grassi essenziali, allergie ed effetto lassativo
Con i suoi 620 mg di acido alfa-linolenico per grammo, l'olio di semi di kiwi rappresenta in assoluto una delle fonti più generose di questo acido grasso essenziale, capostipite degli ormai "famosi" omega tre. Nell'alimento fresco il contenuto in acido alfa linolenico è inferiore, ma comunque degno di nota; secondo i dati diffusi dal dipartimento dell'agricoltura americano, un kiwi di medie dimensioni (80 grammi) apporta mediamente 33.6 mg di acido alfa linolenico. Essendo il fabbisogno di omega tre in età adulta pari ad 1000-1500 mg al giorno, il consumo di kiwi non contribuisce in maniera rilevante alla copertura di tale fabbisogno.
Purtroppo il kiwi rientra tuttoggi nella lista delle allergie alimentari più diffuse al mondo; il principale imputato nella comparsa di questi fenomeni allergici - che spaziano da sintomi di irritazione della bocca e della gola sino a gravi reazioni anafilattiche - è una proteina, l'enzima actinidina. La stessa sostanza viene utilizzata - al pari della papaina e della bromelina - per intenerire i cibi ricchi di proteine e connettivo come alcuni tagli di carne. Non sorprende, quindi, che le persone allergiche a lattice, banane, papaya o ananas siano spesso allergiche anche al kiwi. Va comunque ricordato che la sensazione di prurito e bruciore del cavo orale dopo l'ingestione del kiwi potrebbe essere legata anche a fenomeni NON allergici: il frutto è infatti ricco di cristalli aghiformi di ossalato di calcio, che possono irritare per attrito la mucosa del cavo orale.
Il kiwi, infine, è inserito nella lista degli alimenti tipicamente ritenuti lassativi; tale effetto, variabile da persona a persona, è da attribuirsi in parte alla buona presenza di fibra solubile ed in parte all'effetto osmotico esercitato dagli zuccheri semplici nel lumen intestinale.

http://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/kiwi.html

martedì 28 maggio 2013

TIRAMISU' ALLE FRAGOLE E LIMONCELLO


Per la crema al mascarpone di 8 bicchierini da 150 ml l'uno

Mascarpone Granarolo 250 gr
Uova 3 tuorli
Limoni crema di limoncello 4 cucchiai
Zucchero a velo 100 gr 4 cucchiai

Per il tiramisù

Fragole  250 gr
Zucchero  2 cucchiai
Limoni  il succo di 1
Limoni scorza grattugiata di 1 limone
Savoiardi  12

Per la bagna

Acqua  150 ml
Zucchero  2 cucchiai
Limoni  la scorza grattugiata e il succo di uno
Limoni crema di limoncello 6 cucchiai

Per guarnire

Menta qualche fogliolina

Preparazione

Per il tiramisù alle fragole con crema di limoncello per prima cosa preparate la crema al mascarpone. Separate gli albumi dai tuorli e montate questi ultimi con lo zucchero , unite il limoncello e per ultimo il mascarpone,amalgamate il tutto fino ad ottenere una crema omogenea, che conserverete in frigorifero per farla rassodare. Mondate e tagliate le fragole a pezzetti, tranne 4 che serviranno per la decorazione finale,quindi unite 2 cucchiai di zucchero, la scorza e il succo filtrato del limone. Intanto che le fragole macerano, preparate la bagna unendo in un pentolino l’acqua, lo zucchero, il succo e la scorza del limone e portate ad ebollizione, quindi spegnete il fuoco e aggiungete il limoncello.
Tagliate i savoiardi a metà e inzuppateli nella bagna preparata: poneteli ai lati delle coppe facendoli ben aderire in modo che rimangano ben visili anche dopo aver aggiunto la crema al mascarpone e le fragole a pezzetti,poi aggiungete uno strato di crema, uno di fragole, per ottenere un migliore effetto visivo vi consigliamo di far aderire bene le fragole ai lati delle coppe, in modo che vista esternamente la coppa avrà una colorata variegatura,  completate con un altro strato di crema e guarnite con mezza fragola e le foglioline di menta . Mettete le coppe in frigorifero perché si compattino e poi servite.
Consiglio in più:Se avete dei bambini e volete preparare un tiramisù analcolico, mischiate le fragole con lo zucchero e lasciatele macerare al fresco per un paio di ore, trascorse le quali avrete ottenuto un succo rosso e molto dolce da utilizzare al posto del limoncello per variegare la vostra coppa e inzuppare i savoiardi.

http://ricette.giallozafferano.it/ricette-con-le-Fragole/page4/

MASCHERA NUTRIENTE ALLE FRAGOLE

Le sono un frutto naturalmente ricco di antiossidanti, in grado di combattere i radicali liberi e contrastare i primi segni del tempo.
L’acido salicilico contenuto in esse contribuisce a proteggere la pelle dagli agenti atmosferici, rigenerando la pelle, rendendola più morbida e donando un incarnato uniforme e radioso.
Di seguito vi proponiamo una maschera facciale nutriente e “gustosa” a base di fragole.



Ingredienti:
  • - ½ bicchiere di fragole fresche
  • - 1 cucchiaio di latte fresco
  • - 1 cucchiaio di farina di riso o amido di mais
Preparazione e modo d’uso:
  • 1. Prendete un recipiente e versatevi tutti gli ingredienti, mescolandoli tutti fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso.
  • 2. Applicatelo su viso e collo.
  • 3. Lasciate agire per 20 minuti circa.
  • 4. Risciacquate con acqua tiepida e tamponate le zone dove la pelle appare più secca.
  • 5. Potete usarla anche 2 volte a settimana.
http://www.yourself.it/bellezza-viso-maschera-facciale-nutriente-fragole/

MASCHERA PEELING ALLA FRAGOLA

 



INGREDIENTI

10 fragole
2 cucchiai di mix farina e fiocchi di crusca


In una ciotolina schiacciate con una forchetta le fragole e aggiungete la crusca finché non ottenete un composto semidenso (in alternativa alla crusca potete usare una manciata di cereali tritati ne frullatore). Applicate sul viso e lasciate agire per 10 minuti circa. Prima di rimuovere la maschera fate dei movimenti circolari ed insistete sulla zona T per rimuovere le cellule morte ed il sebo che occlude i pori della pelle. Rimuovete sciacquando con un po’ d’acqua.

PROPRIETÀ
Le fragole hanno proprietà depurative e astringenti. La crusca ammorbidisce e tonifica la pelle


http://www.realtimetv.it/web/clio-make-up/ricette-naturali/maschere/maschera-peeling-alla-fragola/

FRAGOLE PROPRIETA' E BENEFICI

La pianta delle fragole, il cui nome scientifico è "Fragaria vesca" appartiene alla grande famiglia delle Rosacee ed ha origini antichissime; il suo nome deriva da un termine latino che fa riferimento ala sua fragranza. Una rara particolarità delle fragole è quella di avere , a differenza degli altri frutti, i semi situati sulla superficie esterna e non interna.
Contrariamente a quanto si crede le fragole non sono dei veri e propri frutti, in quanto non sono altro che una parte ( ricettacolo) ingrossata dell'infiorescenza.


Attualmente le fragole che si trovano sul mercato sono molto grandi e succose, ma bisogna ammettere che il loro gusto non ha niente a che fare con quello molto più delicato delle "sorelle" più piccole comunemente chiamate "fragole di bosco" che ancora oggi crescono spontaneamente in vari boschi d'Italia.
Le fragole aiutano il metabolismo
Le fragole sono preziose per la tua bellezza perché sono fatte al 90% di acqua; per questo idratano le cellule dell'organismo senza appesantirlo con troppe calorie, Le fragole sono anche ricche di enzimi capaci di attivare il metabolismo dei grassi aiutando il corpo a dimagrire con meno fatica. Le fragole sono anche ricche di fibre che aumentano il senso di sazietà, regolarizzano l'intestino e fanno assorbire meno grassi e meno zuccheri.
Le fragole sono antirughe e anticellulite...
Il contenuto di vitamina C delle fragole ( cinque fragole contengono una quantità di vitamina C pari a quella di un'arancia) favorisce l'assorbimento del ferro, utile per la formazione dei globuli rossi e per i muscoli, e la produzione di collagene, una proteina che previene le rughe e rafforza i capillari riducendo ritenzione idrica e cellulite.
Questa azione antiritenzione viene potenziata dal potassio, un minerale di cui le fragole sono ricche.
...sbiancano e proteggono i denti
Questi frutti contengono xilitolo, una sostanza dolce che previene la formazione della placca dentale e uccide i germi responsabili dell'alitosi.
...sono antiossidanti e mantengono giovani
Le fragole sono state inserite tra i super cibi che "mantengono giovani" nella speciale classifica ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) stilata dall'USDA (il dipartimento dell'agricoltura statunitense), per il contenuto record in sostanze antiossidanti benefiche per la salute.
...fanno bene al cervello
Alcune ricerche hanno dimostrato che, grazie al loro contenuto di acido folico, le fragole sono utili per il mantenimento della memoria.
Le fragole contengono vitamine in abbondanza: vitamina C, molto utile per rafforzare le difese immunitarie dell'organismo, vitamina E, B e K; discreta anche la presenza di  sali minerali quali ferro, sodio, potassio, calcio, fosforo e magnesio.
Oltre a queste sostanze le fragole hanno un alto contenuto di fibre e allo stesso tempo contengono pochissime calorie, meno di 40  ogni 100 gr. di parte edibile.

Da sottolineare il fatto che le fragole sono un'ottima fonte di acido ellagico che pare essere una delle sostanze con provate proprietà antitumorali. Presenti, in piccole quantità,l'acido ossalico,folico(vitamina B9) e malico.
Grazie alla presenza di sostanze antiossidanti le fragole aiutano a combattere i tanto temuti "radicali liberi" e rallentano il naturale processo di invecchiamento delle cellule del nostro organismo.

Oltre a questa le fragole possiedono molte altre proprietà: svolgono un'azione rigeneratrice nei confronti delle cellule sanguigne, questo grazie alle proprietà dell'acido folico che apporta benefici anche alla memoria agendo sul cervello tramite il liquido spinale. Sono rinfrescanti, rimineralizzanti, diuretiche e soprattutto  hanno proprietà disintossicanti e depurative dell'organismo, soprattutto se mangiate a stomaco vuoto.
Da non trascurare, a quanto pare, i benefici che le fragole avrebbero sul miglioramento dell'umore, grazie alla loro capacità di stimolare la produzione di serotonina e melanina nel nostro organismo. In ultimo, a differenza di molta altra frutta, le fragole possono essere assunte dai diabetici; lo zucchero in esse contenute è il fruttosio che allo stato naturale è ben tollerato.
La fragola, tagliata a metà e strofinata sulla pelle produce i seguenti benefici: da sollievo in caso di scottature solari, svolge un'azione purificante e può anche essere impiegata come rimedio per l'herpes, ma non solo; strofinate sui denti li sbiancano e li proteggono allo stesso tempo, grazie alle proprietà dello xilitolo in esse contenute, una sostanza dolce che previene la formazione della placca e uccide i germi.

http://www.mr-loto.it/fragole.html
http://www.riza.it/dieta-e-salute/cibo/2419/proprieta-e-virtu-delle-fragole.html



lunedì 27 maggio 2013

GUINNESS CAKE AL CIOCCOLATO

La Guinness cake al cioccolato è una morbida e golosa torta, aromatizzata con birra Guinness, che ricorda un boccale della famosa birra irlandese grazie
al contrasto di colore tra la base di colore scuro e la copertura di crema bianca.
La Guinness cake al cioccolato è realizzata da una tenera torta al cacao preparata con burro, zucchero di canna, uova e birra Guinness, che le dona un sapore
e un retrogusto caratteristico e speciale, ricoperta da una crema fatta con mascarpone, philadelphia e zucchero a velo, dalla consistenza densa e cremosa,
spatolata sulla superficie della base in modo da creare dei ciuffi. La Guinness cake al cioccolato è una torta davvero deliziosa e molto bella da presentare in
tavola: riuscirete a stupire e soddisfare i vostri commensali!


Ingredienti:

Burro a temperatura ambiente 225 gr
Zucchero  di canna 350 gr
Uova   4
Farina 00 225 gr
Cacao in polvere amaro 100 gr
Birra Guinness 400 ml
Lievito chimico in polvere  1 bustina
per la ricopertura:
Mascarpone  200 gr
Philadelphia  200 gr
Zucchero a velo 250 gr

Preparazione:

Per preparare la Guinness cake al cioccolato, setacciate in una ciotola la farina insieme con il lievito e il cacao amaro. Poi mettete in una ciotola il burro morbido e lo zucchero di canna scuro e lavorate gli ingredienti insieme con una planetaria oppure con lo sbattitore elettrico per ridurre tutti in crema.
Unite le uova ad una ad una e continuate ad amalgamare fino a che non saranno ben incorporate nel composto. Aggiungete un cucchiaio alla volta le polveri, fino ad ottenere un impasto omogeneo e cremoso. Infine aggiungete a filo la birra Guinness e mescolate
Imburrate e foderate una tortiera con cerchio apribile del diametro di 22-24 cm con carta da forno, e versateci dentro l’impasto della torta in modo omogeneo.
Infornate in forno caldo a 180° per 1 ora e 10 minuti, quindi sfornate la Guinness cake e lasciatela raffreddare.
Preparate intanto la crema per la ricopertura: mescolate il mascarpone con il philadelphia e lo zucchero a velo, lavorando gli ingredienti con una frusta per ottenere una crema morbida e densa. Versate la crema sulla torta e spatolatela formando dei ciuffi mossi che ricordino la schiuma della birra Guinness.
La vostra Guinness cake al cioccolato è pronta per essere servita!
Conservate la Guinness cake al cioccolato coperta in frigorifero per 3 giorni.

Consiglio in più:Potete preparare la ricopertura della Guinness cake con 200 gr di mascarpone e 200 gr di panna montata oppure con della crema chantilly

http://ricette.giallozafferano.it/Guinness-cake-al-cioccolato.html



SPEZZATINO ALLA GUINNESS

Lo spezzatino alla Guinness è una ricetta tipica irlandese, in cui la carne rosolata viene cotta e stufata insaporita dalla birra Guinness, la birra scura di
Dublino, che dona alla carne un sapore assai aromatico.
Lo spezzatino alla Guinness è un saporito secondo piatto ideale da mangiare caldo durante le fredde sere invernali.
Gli irlandesi sono soliti servire lo spezzatino alla Guinness insieme a delle semplici patate schiacciate (mashed potatoes) insaporite da un pizzico di sale,
pepe e olio.
In alternativa lo spezzatino alla Guinness può essere accompagnato anche con un saporito purè in questo modo diventa un ricco piatto unico.


Ingredienti:

Carne bovina cappello del prete 1 pezzo da 1 kg
Birra  Guinness 33 cl
Timo  2-3 rametti
Sale  2 grossi pizzichi
Pepe  2 grossi pizzichi
Paprika  1/4 di cucchiaino
Carote 5 carote (circa 170 gr)
Farina 00 50 gr
Pomodori  concentrato 40 gr
Cipolle medie dorate 2
Olio di oliva extra vergine 4 cucchiai
Prezzemolo fresco tritato q.b.
Aglio  1 spicchio

Per preparare lo spezzatino alla Guinness prendete un grosso pezzo di carne e tagliatelo a fette spesse circa 2 cm, eliminate le parti grasse e tagliatele ulteriormente in cubetti dello spessore di un paio di cm.
Pulite e mondate le cipolle e tritatele grossolanamente, pulite e mondate le carote e tagliatele a rondelle spesse mezzo cm. Mettete la carne in una ciotola capiente ed aggiungete 2 cucchiai d’olio mescolando bene per fare in modo che tutta la carne assorba bene l’olio. In un’altra ciotola mettete la farina setacciata insieme al sale, al pepe e alla paprika. Aggiungete la farina così aromatizzata alla carne e amalgamate bene in modo che tutta la carne risulti infarinata
Quindi mettete a scaldare un paio di cucchiai d’olio in una pentola antiaderente, appena l’olio sarà caldo aggiungete la carne, fatela rosolare per almeno 15 minuti
a fuoco vivo, rigirandola di tanto in tanto. Stemperate il concentrato di pomodoro con circa 100 ml di acqua calda.
Schiacciate l'aglio e unitelo alle cipolle tritate in precedenza, quindi versate il tutto nello spezzatino.
Aggiungete in ultimo il concentrato di pomodoro diluito. Amalgamate bene il pomodoro lasciando cuocere la carne per circa 5 minuti. Ora trasferite lo spezzatino alla Guinness in un’altra pentola antiaderente dai bordi alti e versate la Guinness nella pentola in cui avete rosolato in precedenza la carne, questo procedimento servirà a far sì che la birra raccolga tutti i sapori che si sono formati con la rosolatura della carne, lasciate evaporare la birra a fuoco moderato per un
paio di minuti. Versate il liquido così ottenuto insieme alla carne, ed aggiungete le carote a rondelle
Unite le foglioline di timo e coprite il tutto con un coperchio. Fate cuocere lo spezzatino alla Guinness per almeno un paio d’ore a fuoco lento facendo attenzione a girare di tanto in tanto la carne fino a quando risulterà morbida.

http://ricette.giallozafferano.it/Spezzatino-alla-Guinness.html




RISOTTO ALLA BIRRA CON RADICCHIO E SALSICCIA

Il risotto alla birra con radicchio e salsiccia è un saporito e ricco primo piatto preparato con ingredienti tipici di Chioggia, come il radicchio, la cipolla
e la particolare birra al radicchio prodotta sul posto.
Questo risotto alla birra con radicchio e salsiccia è una preparazione dal sapore rustico e pieno, piuttosto semplice da preparare ma dal gusto davvero originale.
Il risotto alla birra con radicchio e salsiccia può essere cucinato anche utilizzando del radicchio trevigiano e della birra rossa.



Ingredienti:

Riso carnaroli, 320 gr
Radicchio  di Chioggia, 400 gr
Salsiccia(o soppressa), 250 gr
Cipolle di Chioggia, mezza
Birra al radicchio (o rossa), 1 bicchiere
Burro 20 gr
Brodo vegetale, q.b.
Olio extravergine di oliva, 2 cucchiai

Per preparare il risotto alla birra con radicchio e salsiccia iniziate tagliando finemente il radicchio e tritando la cipolla.
Mettete l’olio e il burro in un tegame, fatelo sciogliere, poi unite la cipolla e lasciatela appassire a fuoco basso per 10-15 minuti. Unite la salsiccia sbriciolata e fatela sbianchire,
unite poi il radicchio e lasciatelo appassire a fuoco dolce mescolando di tanto in tanto.
Quando il radicchio sarà appassito unite il riso, lasciatelo tostare per un paio di minuti e poi sfumate con la birra; quando il liquido sarà evaporato continuate la cottura del risotto aggiungendo un mestolo di brodo vegetale alla volta fino al completo assorbimento del liquido precedente. Portate a cottura il riso, salate, pepate e infine aggiungete a piacere delparmigiano (o grana) grattugiato che amalgamerete per bene. Lasciate riposare il risotto alla birra con radicchio e salsiccia per un minuto e poi impiattate.


http://ricette.giallozafferano.it/Risotto-alla-birra-con-radicchio-e-salsiccia.html

LA BIRRA

Oggi per me è un occasione molto speciale, perciò voglio cogliere l'occasione di parlare di questa bevanda per celebrare la mia dolce metà...e più tardi, vado a bermi una birra per festeggiare il nostro anniversario...:)



La birra è una delle bevande più antiche, pare affondi le sue radici fin nell'antico Egitto; non era lo stesso tipo di birra che beviamo oggigiorno, soprattutto
per quanto riguarda la fermentazione che era  naturale e non controllata come accade ora.
Oltre ad essere una delle bevande più antiche è anche la più diffusa.
Gli ingredienti principali della birra sono quattro: acqua, malto, luppolo e lievito. Il cereale più diffuso da sempre per la preparazione della birra è l'orzo,
anche se, a tutt'oggi, esistono birre al frumento, di segale, di riso e di mais.
La birra non è semplicemente una bevanda alcolica; ha proprietà nutritive rilevanti e non a caso veniva chiamata "il pane liquido". Generalmente contiene molto
meno etanolo di qualsiasi altra bevanda alcolica e per questo può essere considerata, a buon diritto, un vero e proprio alimento
Le proprietà della birra si rivelano a partire dalla sua composizione; la presenza di vitamine, sali minerali e potassio rendono questa bevanda adatta ad essere
integrata in una dieta alimentare bilanciata.
La birra è composta da acqua, anidride carbonica, zuccheri, destrine, albuminoidi, sostanze provenienti dal luppolo e glicerina.  Oltre al notevole contenuto
vitaminico, il rapporto calcio-fosforo è quasi ottimale mentre è bassissima la quantità di sodio presente. Questa la composizione chimica della birra:
Proteine 0,2 gr    Potassio 35 mg              Riboflamina 0,03 mg
Ferro 0 mg         Lipidi 0 gr                 Nizona 0,90 mg
Calcio 1 mg        Grassi solidi 3,5 gr        Vitamina A 0 mg
Fosforo 28 mg      Alcool 2,8 g                Vitamina C 1 mg
Tiamina 0 mg       Sodio 10 mg 

In generale è la cosiddetta birra cruda, o meglio, la tipica birra artigianale, quella che apporta maggiori benefici all'organismo umano;l'assenza di pastorizzazione consente di mantenere intatte le proprietà organolettiche della birra che, restando integre, riescono ad interagire in modo positivo con
l'organismo umano.
Secondo uno studio condotto dall’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, risulterebbe che la pianta del luppolo e le sue infiorescenze, utilizzate comunemente nel processo di birrificazione per conferire alla bevanda sapore ed aroma caratteristici, contengono diversi tipi di flavonoidi prenilati che hanno mostrato un’attività antitumorale in sistemi sperimentali di laboratorio. Tra questi il più abbondante è lo xantumolo  che è un ingrediente della birra
luppolata. Dagli studi fatti, risulta che lo xantumolo è in grado di inibire la proliferazione e la vitalità delle cellule tumorali umane di carcinomi mammari, ovarici e di tumori del colon. Non solo. In questa ricerca lo Xantumolo ha evidenziato la capacità di indurre la morte per apoptosi delle cellule leucemiche e di interferire con le cellule endoteliali inibendo l’angiogenesi, uno dei fenomeni che spesso occorre durante le fasi acute nei pazienti leucemici.
Non tutte le birre però contengono una tale concentrazione di xantumolo. La migliore è quella a più alto contenuto di luppolo, quindi dal sapore più amaro e dotato di una densa corona di schiuma persistente (senza luppolo la schiuma si dissolverebbe immediatamente).
Secondo uno studio condotto su adulti spagnoli, la birra, consumata con moderazione, possiede un effetto immunomodulatore che appare più marcato nelle donne rispetto agli uomini. Da non sottovalutare gli effetti antiossidanti della birra: grazie ai polifenoli contenuti, la birra previene l'invecchiamento della pelle, agisce contro i radicali liberi e previene dunque l'insorgere di malattie cardiovascolari.
La Birra e  il cuore
Bere qualche bicchiere di birra durante i pasti può essere di aiuto per prevenire le malattie del cuore; questo quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori
tedeschi. Pare che un moderato consumo di birra abbia un effetto anti-infiammatorio; in particolare induce a diminuire la concentrazione di due proteine
infiammatorie che aumentano il rischio di problemi cardiaci. Queste due proteine sono la proteina C-reattiva, che appunto promuove la reazione infiammatoria, e il fibrinogeno, che contribuisce alla formazione di coaguli; grazie alla birra non solo risultano diminuiti i livelli di CRP e di fibrinogeno, ma aumenta anche la concentrazione di HDL che rappresentano il cosiddetto "colesterolo buono".
Bere birra ogni giorno, a dosi moderate, riduce di circa 1/4 i rischi di malattie coronariche, aumenta del 4% il colesterolo 'buono' e riduce del 17% il rischio di incidenti cardiovascolari.
Curiosità sulla birra
Da un'indagine commissionata dall'associazione Assobirra è emerso che il consumo di birra ha superato quello del vino, sopratutto nei pasti fuori casa e durante
il weekend. Il 42% degli italiani la beve al ristorante, contro un 39% che preferisce il vino. Si tratta di un sorpasso storico, che rappresente il compimento di
una rincorsa iniziata già da qualche anno e che ha visto affermarsi la birra come bevanda adatta ad ogni tipo di pasto e compatibile con il concetto di
alimentazione sana.
La birra non fa ingrassare
Contrariamente a quanto sostenuto da molti, la birra non fà ingrassare, anzi! La birra è poco calorica. Ovviamente l'apporto di calorie dipende dal tipo di birra, ma in generale possiamo affermare che per 100 g di birra normale ci si attesta sulle 35 kcal., da un minimo di 28 per le leggere ad un massimo di 60 per quelle più forti.
Tra le bevande alcoliche è quella meno calorica in assoluto e, addirittura, presenta valori più bassi rispetto a molte bevande analcoliche. Infatti, come emerge
da diversi studi condotti da scienziati britannici, la birra non fà ingrassare. Come già scritto precedentemente, tengo a sottolineare che la birra che apporta
maggiori benefici all'organismo umano è quella cruda, quindi potendo scegliere, non esitate. Un bel cappello di schiuma è un indice di freschezza della bevanda e 
indicatore di una accurata selezione degli ingredienti. La schiuma preserva la birra da una rapida ossidazione e la rende più digeribile perché la priva di tutta la anidride carbonica in eccesso.


http://www.mr-loto.it/birra.html

venerdì 24 maggio 2013

MASCHERA PER CAPELLI AL CACAO

Maschera pre-shampoo al cacao per avere Capelli corposi, morbidi e soprattutto lucidi...
 
 
Ingredienti:


4 cucchiai di yogurt bianco
2 cucchiai di cacao in polvere
1 cucchiaio di miele
1\2 cucchiaino di olio di semi di lino
 
Preparazione:

Creare la pappetta.Prendete una ciotola media e versateci dentro prima lo yogurt e poi il cacao in polvere . Cominciate a mischiare il tutto. Aggiungete un punta del cucchiaino dell’olio che preferite (olio di semi,oppure olio di cocco oppure olio di oliva). Dopo aver mescolato bene, aggiungete il miele: più o meno mezzo cucchiaino ma, in generale, quanto serve per far addensare un po’ la maschera ed evitare che coli.Stenderla in maniera omogenea sui capelli umidi dalla cute alle punte.
Tenere in posa da mezz'ora a salire (più la tenente meglio è).
Lavare accuratamente mi raccomando.

Consiglio in più: Per un effetto bomba aggiungere un tuorlo d'uovo.



CACAO:PROPRIETA' CURATIVE E BENEFICI



La pianta del cacao è un sempreverde che può raggiungere i 10 metri di altezza e produce fiori bianchi con sfumature rosa da cui si sviluppano poi i frutti che all'inizio, prima di scurirsi, richiamano la forma del cedro. Il cacao viene ricavato dai semi che si trovano all'interno dei frutti mediante vari processi  che possono essere torrefazione, triturazione e fermentazione.
Il nome scientifico della pianta del cacao è Theobroma cacao, appartiene alla famiglia delle Sterculiacee e si trova prevalentemente in Sud America.
Fu Cristoforo Colombo ad importare dall'America la pianta del cacao; egli, più che dalle proprietà alimentari della pianta, fu colpito dal valore che gli indigeni davano al cacao; infatti era allora utilizzato come una vera e propria moneta.
Le sostanze contenute nel cacao sono rappresentate da lipidi, glucidi e proteine oltre a minerali come il magnesio, potassio, calcio, fosforo, ferro e sodio.
Molto importante la presenza di sostanze chimiche con proprietà benefiche per l'organismo umano come la caffeina, le serotonina, la tiramina e la feniletilamina.
In ultimo è da annoverare la presenza nel cacao di alcune vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B3 che è presente in quantità discreta.
PROPRIETA' CURATIVE E BENEFICI DEL CACAO
Innanzitutto è bene precisare che grazie al suo contenuto di sali minerali, vitamine e carboidrati il cacao è un alimento molto energetico e quindi consigliato a chi svolge attività sportiva ma anche a chi è nell'età dello sviluppo. il cioccolato fondente (quello amaro per intenderci) contiene una buona quantità di sostanze antiossidanti in grado di combattere i dannosi radicali liberi e rallentare il processo di invecchiamento delle cellule.
Secondo una recente ricerca condotta in Inghilterra basterebbe assumere  circa 20 grammi di cioccolato amaro al giorno per prolungare la lunghezza della vita.
La teobromina, presente nel cacao insieme alla caffeina, ha la proprietà di aumentare la concentrazione e la prontezza di riflessi, mentre la serotonina ha la capacità di "sostenere" il sistema nervoso in caso di depressione. Da notare che un altro componente del cacao, la tiramina, viene impiegata per la preparazione di  farmaci antidepressivi.
Tutti gli studi eseguiti sul cacao confermano che i maggiori benefici alla nostra salute sono apportati dal consumo di cioccolato fondente(naturalmente senza esagerare); infatti, solo nel cioccolato amaro, l'epicatechina, un flavonoide che conferisce il classico gusto amaro, mantiene inalterate le sue proprietà  antiossidanti.
Per ottenere la polvere di cacao si estrae la parte grassa dei semi, ovvero il burro di cacao, dalla pasta di cioccolato; quello che resta viene macinato fino a formare la polvere di cacao.
Cioccolato fondente: si ottiene aggiungendo alla pasta di cioccolato altro burro di cacao, in pratica, il procedimento inverso a quello che si utilizza per ottenere la polvere di cacao.
Cioccolato al latte: si ottiene aggiungendo al cioccolato fondente una percentuale di latte e zucchero.
Cioccolato bianco: è composto esclusivamente da burro di cacao, latte e zucchero.
LE CONTROINDICAZIONI DEL CACAO
Meglio evitare di somministrarlo ai bambini sotto i tre anni, in quanto potrebbe scatenare reazioni allergiche.
Nelle persone soggette ad ipertensione e nervosismo la presenza di caffeina nel cacao potrebbe accentuare questi sintomi. Per la presenza di tannini, principi attivi con hanno proprietà astringenti, si sconsiglia l'uso del cacao a persone con problemi di stitichezza e di emorroidi.
SAPEVATE CHE?
I polifenoli presenti nel cacao bloccano l'attivazione delle cellule coinvolte nei processi infiammatori e allo stesso tempo contrastano l'aggregazione delle piastrine nel sangue diminuendo il rischio di infarto.
Cacao: un rimedio naturale contro i grassi "cattivi"
Uno studio pubblicato dal British Journal of Nutrition indica il cioccolato fondente come fonte preziosa di polifenoli, più ricco di queste sostanze rispetto al vino e al tè verde o nero. In questo studio sono stati valutati gli effetti del consumo di 20 g di cioccolato fondente (contenente 500 o 1000 mg di polifenoli) per 2 settimane, sulla glicemia, sulla colesterolemia e sulla pressione arteriosa in 40 persone in sovrappeso o obese. Il consumo di cioccolato contenente 500 mg di
polifenoli ha prodotto una riduzione significativa, sia della glicemia a digiuno che della pressione arteriosa. L'assunzione di 1000 mg di polifenoli al giorno non ha comportato effetti diversi sugli stessi parametri. Lo studio conferma, dunque, i benefici del consumo regolare di dosi moderate di cioccolato fondente sul metabolismo del glucosio (prevenendo diabete e sovrappeso) e nel controllo della pressione arteriosa.
Ricette per la salute a base di cacao
- Per ridurre sovrappeso, ipertensione, ipercolesterolemia: consumare 20 g al giorno di cioccolato fondente di ottima qualità, meglio se al 70%, per due settimane
consecutive. Ripetere 4-6 volte all'anno. Naturalmente occorre adottare una dieta sana ed equilibrata, povera di sodio.
- Azione antietà: aggiungere 2 cucchiaini di cacao amaro solubile al latte (vaccino, di capra, di riso, di mandorle o di soia) del mattino, anche per lunghi periodi.
Può essere aggiunto anche al caffè.
Tutto quello che devi sapere sul cacao
Kcal/100 g: 306
Grassi: 15,9 g
Proteine: 20,4 g
Glucidi: 15,6 g
Fibre: 28,9 g
Colesterolo: 0    
Vitamine: tiamina (vit. B1) 0,08 mg; riboflavina (vit. B2) 0,30 mg; niacina (vit. B3) 1,70 mg; acido folico (vit. B9) 38,00 mcg; vit. A 7 mcg; vit. C 0 mg.
Sali minerali: sodio 950 mg; potassio 1500 mg; ferro 14,3 mg; calcio 51 mg; fosforo 685 mg; zinco 6,9 mg.
Perché fa bene: è un ottimo stimolante del metabolismo e possiede un certo effetto vasodilatatore e diuretico. Un po' di cacao può essere aggiunto al latte dopo il terzo anno di vita.
Il cacao, come del resto anche il cioccolato, non va consumato abitualmente.

TORTINI AL CIOCCOLATO CON CUORE MORBIDO

Oggi con questo tempo anche se siamo a fine maggio direi che ci sta bene questo dolcetto...per coccolarci e scaldarci un po'...



Ingredienti x 4 tortini

Burro 80 gr
Cacao in polvere amaro 10 gr
Cioccolato fondente 150 gr
Farina 20 gr
Sale 1 pizzico
Uova 2 + 1 tuorlo
Vanillina 1 bustina
Zucchero al velo 90 gr

Mettete il cioccolato fondente tagliato grossolanamente a sciogliere in un pentolino a
bagnomaria, poi aggiungete il burro tagliato a pezzetti.
Nel frattempo ponete in una capiente ciotola le uova, la vanillina e lo zucchero e
sbattetele con le fruste di uno sbattitore elettrico, fino a che il composto non diventi
chiaro, gonfio e denso (circa 10 minuti).
Togliete dal fuoco il  composto di cioccolato e burro e, sempre sbattendo,
incorporatelo al composto di uova; in ultimo unite la farina e il cacao setacciati.
Quando gli ingredienti saranno ben amalgamati,
imburrate e ricoprite di  cacao amaro in polvere gli stampini in alluminio,
poi riempiteli per ¾ e infornateli nel forno già caldo a 180°; dopo 13-15 minuti
(non uno di più) togliete i tortini dal forno, lasciateli leggermente intiepidire e
poi capovolgeteli su di un piatto da portata, cospargeteli di zucchero al velo e serviteli
ancora caldi


Il consiglio in più: Questi dolcetti si possono congelare appena fatti,prima di cuocerli..se volete li potete congelare e poi tirarli fuori quando vi capitano degli ospiti improvvisi o se vi viene un improvvisa voglia di dolce...:)...Li tirate fuori un pochino prima,e li fate poi cuocere come da ricetta.

giovedì 23 maggio 2013

MARMELLATA DI PEPERONCINI PICCANTI



La marmellata di peperoncini piccanti, è una classica preparazione calabrese, dove il peperoncino è di casa e la gastronomia locale se ne avvale ampiamente.

Questa sfiziosa e piccante marmellata è ottima da gustare insieme a formaggi come la ricotta fresca o affumicata, alla robiola o ai formaggi cremosi come il Philadelphia o il Quark, che ne attutiscono in parte la piccantezza senza toglierne il gusto; per i più audaci si consigliano formaggi stagionati come per esempio il pecorino.

INGREDIENTI:

Peperoncino rosso piccante fresco   200 gr.

Peperoni rossi   800 gr.

Zucchero   500 gr.

Sale   Un grosso pizzico

Vino rosso   Mezzo bicchiere

Questa marmellata può essere preparata indistintamente con dei peperoncini piccanti appuntiti o tondeggianti, come vedete sopra nella  fotografia: io ho scelto quelli appuntiti Lavate, asciugate e tagliate in due i peperoni, poi togliete loro il picciolo, i filamenti bianchi interni e i semi e tagliateli a pezzetti; fate lo stesso con i peperoncini.

Ponete i due tipi di peperoni in una casseruola assieme allo zucchero, al pizzico di sale e al vino, poi sistemate sotto la pentola una retina spargifiamma e poneteci sopra la pentola, accendendo il fuoco molto basso.

Coprite la pentola con un coperchio, avendo cura di lasciare uno sfiato per il vapore, e fate cuocere i peperoncini per circa un’ora.

 Trascorso il tempo necessario, spegnete il fuoco e passate il tutto al passaverdura, soffermandovi a lungo sulle bucce, in modo da fare fuoriuscire tutto il possibile.

Quando avrete terminato di passare al setaccio i peperoncini mettete il composto ottenuto sul fuoco basso e, rimestando e schiumando spesso, fate cuocere per un’altra mezz’ora.
Quando la marmellata di peperoncini sarà densa, spegnete e invasate subito in contenitori sterilizzati, poi chiudete con i tappi e rovesciate i vasetti; lasciateli così fino a quando si  saranno raffreddati.
Mettete i vasetti ormai freddi in una pentola, avvolgendoli con dei canovacci puliti, poi copriteli con dell’acqua fredda e metteteli a bollire per almeno 15 minuti dall’inizio del primo bollore.

Trascorsi i 15 minuti, spegnete il fuoco, lasciate raffreddare l’acqua e poi estraete i vasetti, asciugateli e riponeteli in un luogo fresco e buio. Volendo potete consumare la marmellata di peperoncini immediatamente.

Consiglio

Prima di manipolare i peperoncini vi consiglio caldamente di mettervi dei guanti e di non toglierli fino a che non avrete finito di toccarli con le mani.
Quando toglierete i semi all’interno dei peperoncini piccanti, tagliate questi ultimi a metà e metteteli sotto l’acqua corrente: vi aiuterà a estrarli con più facilità.


http://ricette.giallozafferano.it/Marmellata-di-peperoncini-piccanti.html

CREAMA ANTI DOLORIFICA AL PEPERONCINO

Il Peperoncino Blocca il Dolore


La capsaicina è l'unico composto noto in grado di bloccare l'emissione della sostanza P, che segnala il dolore al cervello.Penso che ormai sia noto a tutti che una dieta comprendente il peperoncino, fresco, secco, in conserva, con l'olio, ecc. porta molti benefici al corpo umano.Riguardo alla sua azione Antidolorifica invece credo che siano in molti ad avere "poche idee ma ben confuse", se il dolore è di origine ossea, muscolare, artritica,cartilaginea, insomma se "ci fa male qui", lì dobbiamo mettere il peperoncino....."ma come si fa?"
Mai sentito dire "Le cose troppo Facili sono le più Difficili da Capire"? Ecco, la cura è tanto Semplice quanto Sbalorditivamente Rapida ed Efficace.

Che cosa serve

1. Polvere finissima di peperoncino, più piccante è, meglio è
2. Una qualsiasi crema per il corpo, tanto per non fare pubblicità: nivea
3. Guanto in lattice (optional)

Per facilitare l'assorbimento sulla pelle, la crema deve contenere,in sospensione, molta acqua ed è proprio questa una caratteristica importante che il nostro composto dovrà avere. Se non trovate quella marca basterà aggiungere alla crema un pò d'acqua.
Si versano tre cucchiaini da the colmi di Peperoncino in Polvere alla crema (un vasetto di dimensioni standard, circa 100ml), si mescola e rimescola per bene il tutto finchè i grumi non si siano sciolti completamente. Per evitare ogni formazione di muffe è consigliabile aggiungere la punta di un cucchiaino di Bicarbonato di Sodio (da cucina) e conservare il preparato in frigorifero.

Un consiglio in più: Optional qualche goccia di Olio di Eucalyptus per uso topico (non quello che si usa per i profumatori) come eccipiente darà il giusto profumo alla crema.

Si prende una "ditata" del Medicinale appena preparato e la si spalma sulla parte dolorante massaggiandola.
L'unica precauzione è quella di evitare il contatto del composto con le mucose e specialmente con gli occhi e le parti intime, non succede nulla di irreversibile ma un bel bruciore è assicurato




http://www.peperonciniperhobby.it/salute.html