martedì 18 giugno 2013

ALBICOCCHE


L'albicocca è un frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee ed alla specie Prunus Armeniaca; la pianta dell'albicocco è originaria della Cina dove era già conosciuta nel 3.000 avanti Cristo. Fu diffusa in tutta Europa dai romani dopo la conquista dell'Armenia e da questa regione, dove era chiamata mela d'Armenia, ( Armeniacum malum ) prese anche il nome. La pianta delle albicocche, allo stato selvatico,  può superare i 10 metri di altezza, fiorisce in primavera ed i suoi frutti, a seconda della specie, maturano da giugno fino a fine luglio. Stati Uniti, Spagna, Italia, Francia e Grecia sono i maggiori stati produttori di albicocche a livello mondiale. Le varietà di albicocca sono molte e, anche se i gusti sono simili, le dimensioni ed i colori variano a seconda della specie.
Come tutta la frutta l'albicocca è composta in gran parte da acqua (85% circa), proteine in minima parte, glucidi e fibra alimentare; buona la presenza di minerali, soprattutto il potassio a cui fanno seguito calcio, fosforo, sodio e ferro. Per quanto riguarda le vitamine da sottolineare la presenza in buona percentuale della vitamina A, C e PP; due etti di albicocche forniscono il fabbisogno giornaliero di vitamina A per una persona adulta.
Molto basso l'apporto calorico che corrisponde a 28 calorie fornite per 100 grammi di polpa di albicocca.
Premettiamo che grazie  all'alto contenuto di vitamina A e vitamina C in unione con l'abbondanza di potassio e di fibre alimentari, l'albicocca, grazie anche alla sua buona digeribilità, è senza dubbio un frutto con buone proprietà dal punto di vista nutrizionale. Infatti la sua assunzione è particolarmente indicata per chi ha problemi di anemia o di spossatezza cronica, per le persone convalescenti, per gli anziani e per i bambini nell'età della crescita. La vitamina A è altresì utile per lo sviluppo delle ossa e per il corretto funzionamento di tutti i tessuti del nostro organismo, mentre, l'alta percentuale di potassio presente nell'albicocca è in grado di prevenire vari disturbi a livello nervoso e muscolare. Sempre a proposito della vitamina A ricordiamo che essa è in grado di stimolare la produzione di melanina, la sostanza responsabile dell'abbronzatura e della protezione della pelle. Il sorbitolo invece conferisce all'albicocca leggere proprietà lassative.
Una delle caratteristiche delle albicocche secche è quella di mantenere intatti i sali minerali che si trovano normalmente nel frutto fresco e, cosa più importante, è l'alto contenuto di fibra alimentare, che, grazie alle sue proprietà è in grado di apportare benefici alle funzionalità dell'intestino e di ridurre il tasso di colesterolo e di zucchero presenti nel sangue. Un etto di albicocche secche ha un apporto di circa 200 calorie.

Laetrile o Vitamina B17 e Semi di Albicocca
I semi contenuti nel nocciolo dell'albicocca contengono la vitamina B17 ( laetrile ), una sostanza che sembra in grado di aggredire ed annientare le cellule malate dell'organismo, in particolare quelle di alcuni tipi di tumore; secondo una ricerca condotta dal dott. Dean Burk del National Cancer Institute, pare che la vitamina B17  reagisca con l'enzima glucosidase che è presente solo nelle cellule malate.
In presenza di questo enzima la vitamina B17 reagisce sprigionando cianuro che annienta le cellule cancerose mentre le cellule sane non vengono attaccate in quanto non contengono l'enzima glucosidase che è l'unico in grado di attivare la vitamina B17 a produrre cianuro.

Motivo questo che dovrebbe indurci a consumare ogni tanto qualche seme di albicocca, anche a scopo precauzionale.


http://www.mr-loto.it/albicocca.html

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